Il Pop diventa internazionale

Il Pop diventa internazionale: Recensione di BoxMusica.it
Si intitola “An incurable romantic” l’esordio di Alessia Ramusino.
Un bellissimo lavoro di matrice irlandese ma che da subito strizza l’occhio al resto del mondo industriale, quello di grandissimo pop e di preziose finiture.
Canzoni romantiche sicuramente, canzoni in inglese, canzoni che dal nostro paese partono soltanto e poi lasciano una lunga scia di nostalgia dietro. Un sound compatto, elegante, che mai esagera in nessuna direzione.

In rete il video del nuovo singolo “I had a wood”. L’intervista per gli amici di BoxMusica

Romanticismo e pop. Qual è il filo conduttore che hai utilizzato per connettere assieme le due cose?
Il romanticismo è uno stato d’animo, la musica popolare allieta gli animi… È leggera, suadente, allegra, a volte intima, malinconica… Il filo conduttore è proprio questo: il collegamento musicale dei diversi stati d’animo umani.

Che immagini volevi che scaturissero dalla tua musica? Ci sei riuscita?
Scaturiscono le immagini riflesse dal mio immaginario… Se ci sono riuscita, non sta a me dirlo…

E se fosse un quadro? E se fosse un paesaggio? Che sceglieresti?
Se fosse un quadro sarebbe un Monet: amo la pittura impressionista e mi piace credere di poter dare con la musica ‘des impressions’ …
Se fosse un paesaggio … Uno solo non sarebbe sufficiente a descrivere tutti i tumulti racchiusi nei diversi brani… Brani diversi per diversi orizzonti…
Cosa sceglierei? Ho già scelto: Genova. È una città di sali e scendi, di mare e monti che racconta storie di glorie e sconfitte, di marinai di emigranti… Piena di contraddizioni ricca di significati, di angoli sempre nuovi che portano in vicoli misteriosi…

In questo momento…un nuovo singolo e un nuovo viaggio…dove stai andando?
Sì, “I Had a Wood” è il nuovo singolo che ci sta dando grandi soddisfazioni. Le visualizzazioni su you tube sono notevoli e la programmazione su radio Romantika, uno dei più importanti network russi, ci ha davvero onorati. Sto andando verso… “A Perfect Life” il prossimo pezzo che esce quest’estate … Curiosi? Stay tuned! 😉

Oggi la musica… mercato di numeri o aridità di ispirazioni?
La musica è sempre musica. Ci sono tanti talenti ahimè credo ci siano pochi veri, seri talent scout… Tutto è inscatolato e delegato ormai a questi format televisivi ad uso e consumo di un pubblico televisivo che richiamano talenti televisivi. Ma gli artisti, quegli strani esseri schivi, ansiosi, ombrosi, paranoici con l’animo in perpetuo tormento… La televisione non la guardano neppure.

Perchè tutto questo tempo per dare alla luce “An incurable Romantic”?
Perché ho incontrato solo ora la persona giusta: Giorgio Tani patron dell’etichetta discografica indipendente BMAmusic. Lui sente la mia musica come me, mi ha dato fiducia, coraggio e il sostegno emotivo di cui avevo tanto bisogno. Malgrado le apparenze le fragilità in me sono una certezza…

Il Pop diventa internazionale

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Video della Settimana

Video della Settimana: Alessia Ramusino- “I Had A Wood”

Avevamo conosciuto Alessia Ramusino durante l’ascolto del bellissimo “An incurable romantic”, preziose note dipinte e segnate ad acquerello su tele da cui tirar fuori paesaggi e viaggi. Che di viaggi lei ne ha conosciuti parecchi e si sente tantissimo.
Ma veleggiando oltre i confini di questo disco, con altrettanta cura per il design e la sensibilità, Alessia Ramusino ci propone un nuovo singolo ed un nuovo video che da subito conta decine di migliaia di visualizzazioni.
Si intitola “I Had a Wood”.

Nuovo video e nuovo singolo. Innanzitutto come mai questo brano che non è incluso nel disco?
L’ho scritto dopo! Quando l’ho composto avevamo già finito An incurable romantic ma il produttore Giorgio Tani, patron dell’etichetta discografica BMA music, appena lo ha ascoltato ha detto lo facciamo subito!
Per realizzarlo si è rivolto ad una sua vecchia conoscenza, il maestro Mario Natale, arrangiatore pluripremiato del festival di Sanremo, che ha accettato con entusiasmo.
Volevamo un altro sound, più pop, sempre raffinato e credo ci siamo riusciti! I Had a Wood, questo il titolo del brano, ci sta dando grandi soddisfazioni: è trasmesso da radio Romantika di Mosca, uno dei network più importanti in Russia e da radio SWR in Lituania, ha già superato le 50mila visualizzazioni su you tube.

Prove generali di una nuova produzione?
A questo punto sì, si va avanti a tutto gas! Ti dò una chicca per l’estate esce un altro singolo che farà parte della nuova raccolta, il titolo del pezzo è: A Perfect Life!

“I Had a Wood”, un bosco in cui rifugiarsi o in cui evadere? Qual è la vera chiave di lettura?
L’uno e l’altro, è rifugio ed evasione dipende dal modo in cui lo vuoi o lo puoi vivere, dipende dai tuoi stati d’animo…
Il bosco ti accoglie sempre, senza farti domande, senza emettere giudizi, senza sentenziare, nel silenzio dei suoi respiri tu puoi ritrovare il giusto ritmo dei tuoi…

Video della Settimana

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Blogfoolk

BLOGFOOLK Storie, Suoni e Visioni sulle Strade del Folk


Suggestioni mediterranee ed incroci tra pop e jazz d’oltreoceano sono questi gli ingredienti di “An Incurable Romantic”, nuovo album di Alessia Ramusino, compositrice e cantante cosmopolita di origine genovese con alle spalle già quattro album e una lunga esperienza maturata come autrice di musiche per il cinema e la televisione.
Composto da undici brani, arrangiati personalmente dalla Ramusino insieme al maestro Beppe Lombardi, il disco pone in luce tutta la vitalità e la raffinatezza dello stile compositivo dell’artista genvoese, con le sue canzoni dalla trama semplice ed efficace che arrivano dritte al cuore grazie alla sua voce intensa ed evocativa.
Si tratta di un viaggio emozionale e sensoriale allo stesso tempo, nel quale sono racchiuse pagine di vita vissuta come nel caso della splendida “I don’t like bonds” in cui spicca il quintetto d’archi del Teatro Carlo Felice di Genova, Archi All’Opera, e momenti di spensieratezza come nelle solari aperture reggae di “Gibigianna”.
Non mancano spaccati riflessivi tra i ricordi e rimpianti di “Non Mangio Fragole” (presente anche nella versione in inglese), o sulle difficoltà di un rapporto di coppia “A map of you”, così come momenti di rara dolcezza (“An incurable romantic”) e gustose ballad (“Con i miei piedi sporchi”).
Se “Another Song” ci porta dritto in territori jazz con il filicorno di Felice Reggio a guidare la linea melodica, “To what I am” con le sue sonorità mediorientali e gli echi di irish music della conclusiva “Sacks Race” sono due riuscite incursioni nella world music che sugellano un disco senza dubbio interessante e da ascoltare con attenzione.

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Good Times Bad Times

Good Times Bad Times
MUSIC REVIEWS AND ESSAYS

Un’inguaribile romantica. Parla forse di sé stessa la cantautrice pop genovese Alessia Ramusino nel titolo di questo disco, pubblicato per la BMA Music sul finire dell’anno scorso. Mellifluo, non melenso, languido ma non malizioso, il suo linguaggio è guidato dalle esperienze di viaggio (per seguire la famiglia in giro per l’Europa e il mondo), da quelle di vita e d’amore, con un tatto e un gusto che connettono verve, eleganza e voglia di raccontarsi. Profuma d’oriente la title-track, “An Incurable Romantic”, di Nord Europa “Con I Miei Piedi Sporchi”, di Scozia “Sacks Race”, dove le sonorità sono di matrice celtica ma senza aderire troppo ai suoi luoghi comuni. Difficile non sentire Coltrane e Davis in “Another Song”, il pezzo esteticamente migliore con quei suoi svolazzi jazz che non scadono mai nel barocchismo.
Cade forse in fallo con la mescolanza di brani cantati in italiano e altri in inglese, come molti conterranei imperfetta nella pronuncia e nelle sfumature lessicali, ma il sound è sicuramente internazionale, rispondendo a dinamiche folk di matrice anglosassone che non dispiacciono all’orecchio allenato. Così, suona molto azzeccato il singolo “Non Mangio Fragole”, ma è con “Gibigianna”, in bilico tra suoni latini, giamaicani, reggae e di folklore nostrano, che si raggiunge la sintesi perfetta di un disco esterofilo ma senza proiettarsi troppo in là, rimanendo saldamente legato ad una terra, la Liguria e il suo capoluogo, che della sua tradizione portuale ha fatto apertura agli stimoli. Stimoli perfettamente avvertibili in un disco disponibile alle influenze e alle mescolanze di genere, di codici e, come si diceva, di idiomi, in un’affascinante tela caleidoscopica dalla dolce avvenenza.

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Quadri Project

Quadri Project, il blog per l’autopromozione di artisti e band emergenti

Alessia Ramusino è una compositrice e autrice di raffinato talento e comprovata esperienza; oltre ad aver partecipato con svariati brani al Nastro D’argento, si è infatti cimentata con colonne sonore per film e serie televisive con brillanti risultati.

Ora l’artista propone il suo secondo album pop, caratterizzato da inserti di jazz,e world music, brani romantici e testi spontanei, nati dal cuore; il tutto reso unico dalla sua calda e incredibile voce. Una voce indubbiamente potente, ma che l’artista dosa con intelligenza ed eleganza.

Il nuovo lavoro di Alessia Ramusino si intitola “An incurable romantic”.

Un album fortemente emozionale, dove scorrono fluide e pure sensazioni, emozioni, ricordi, entusiasmi e malinconie; un mosaico di vita e di esperienze vissute, intessute tra le note, una trama leggera e preziosa, vibrante, scintillante di quella passione musicale che solo gli artisti più genuini sanno esprimere.

L’album è un percorso sonoro nel quale ogni brano ha una nota caratteristica tutta sua, pur seguendo la carovana immaginaria musicale che lega ogni brano all’altro.
Si va dal buon jazz trascinante di “Another song”, al rarefatto supporto del quintetto d’archi del Teatro Carlo Felice di Genova per il brano “I don’t like bonds”, una canzone dolce,spirituale e delicatissima.

In questo strabiliante album si passa anche dall’allegria fanciullesca e colorata del ritmo reggae nel brano “Gibigianna”… dall’insolito carillon malinconico di “An incurable romantic”, il brano che da il titolo a tutto il lavoro.
Alle gioie vissute di “Sacks race”.
Possiamo dire che “An incurable romantic” è un album dove non manca proprio nulla, e che dona in modo mirato e talentuoso il piacere dell’ascolto, arricchito da immagini che scaturiscono spontanee dalla capacità evocativa dell’autrice, una full immersion in una fiaba musicale che ha il sapore di vita autentica. Consigliato, anzi consigliatissimo a chi predilige il pregio in ogni cosa.

Gli arrangiamenti dell’album, edito dall’etichetta discografica indipendente BMAmusic di Genova, sono dell’artista stessa in collaborazione con il maestro Beppe Lombardi.

Quadri Project, il blog per l’autopromozione di artisti e band emergenti

Discografia:
Alessia Ramusino ha al suo attivo 4 CD editi: Christmas Colours, raccolta di canzoni natalizie pubblicata in allegato con il Secolo XIX, Iris Fields, raccolta di 11 inediti composti ed arrangiati dall’artista pubblicato nel 2002 da RTI music, è ora in attesa di uscita la nuova riedizione per BMA music. di “Nemidunam” che ha fatto parte della colonna sonora della fiction televisiva di Canale 5: “Per Amore” dal quale sono stati tratti due brani: “Flame” e “Nemidunam”; You’ve gone away, singolo della colonna sonora della fiction televisiva di canale 5 “Noi” . Che fa parte della raccolta delle musiche e canzoni delle due fiction televisive di canale 5, Noi/Per Amore.

Facebook www.facebook.com/pages/Alessia-Ramusino

Management www.bmamusic.com

SoundContest

Intervista di Di Marco Vigliani
ALESSIA RAMUSINO
Il giro del mondo a portata di pop

Si intitola “An incurable romantic” il nuovissimo disco di Alessia Ramusino uscito per mano della BMA Music di Genova. Femminilità seducente, ricca di storia e di viaggi, contaminazioni e variazioni sul tema. Un disco che dalla matrice pop di stampo irlandese sorprende qua e la con brani che diventano tribali, e poi jamaicani, e poi “rock”, e poi… italiani. Gusto ed eleganza allora per un’artista che non avrebbe troppo da invidiare alle colleghe oltreoceano se non fosse per un retrogusto nostrano che appena banalizza. Si guardi il video che troviamo in rete della title track del disco per capire qual è il vero senso di tutto l’ascolto. Momenti pregiati in questo underground italiano.

Alessia Ramusino e il mondo. Punta il dito e dicci dove vorresti mettere casa.
La casa delle mie partenze e dei miei ritorni è sempre stata Genova, è la città dove sono nata e da cui è cominciata la mia esistenza. “Casa” intesa come “home” resta Zena.
Tuttavia ho una seconda terra a cui sono legata ed è l’Inghilterra, ho studiato e lavorato in questo paese che considero così ricco di nuove idee, sempre in fermento, all’avanguardia… quindi un piccolo appartamentino a Londra mi piacerebbe… so much indeed!

Quanto mondo in questo disco. Come mai tanta sottile mescolanza di vedute?
Fa parte di me, della mia vita in eterno movimento, mutamento. Impari ad avere più prospettive, più vedute come le chiami tu, ti arricchisci qualche volta ti smarrisci… ed infine torni sulla tua strada con l’anima carica e piena di energie, piena di suoni, ritmi, rumori, voci, accenti, musica, emozioni… mondi : il mondo in questo disco.

Mi colpisce il brano “Gibigianna”…inaspettata ennesima variazione sul tema. Che significa questo titolo? E poi il coro dei bambini…com’è nato?
Gibigianna è quello scherzetto che si fa con i riflessi prodotti da specchietti o vetri o qualsiasi superficie riflettente a cui si gioca tutti fin da bambini… La parola è italianissima, ma pochi la conoscono… La si trova in tutti i dizionari di lingua italiana o con una o con due “n” … io ho avuto la fortuna di avere genitori che entrambi ne conoscevano il significato e quindi l’ho sempre chiamata così. Il coro dei bimbi… beh, quando creo una canzone spesso ne sento già l’arrangiamento, in questo caso sentivo i bambini anche perché è un gioco da bimbi e malgrado ci fosse qualcuno nel mio entourage che avesse arricciato il naso al pensiero del coro, quando lo abbiamo realizzato… si è dovuto ricredere!

Un disco così elegante che trovava forse come filo conduttore anche la lingua. Come mai invece due brani sono in Italiano?
“L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai”, cito Audrey Hepburn. In realtà non la si cerca, o c’è o non c’è, “L’eleganza è innata” scrive Franca Sozzani. Pertanto mi onora l’aggettivo “elegante” come descrizione della mia musica.
E’ raro per me scrivere in italiano ed in passato non ne sono mai stata capace… tutti i testi che tentavo di scrivere li trovavo banali e sembravano scritti senza trasporto. Tuttavia io sono italiana malgrado abbia vissuto e sia cresciuta in giro per il mondo e sentivo la necessità di comunicare anche nella mia lingua madre. Il pezzo che mi ha dato il via è stato “Non mangio fragole” a cui sono seguiti altri. Abbiamo scelto solo due pezzi, banalmente perché erano quelli che stavano meglio insieme agli altri.

Nomi e dischi. Influenze e contaminazioni?
Ti rispondo con … sì e no. Sì, siamo tutti influenzati da qualcosa che ci ha preceduti e che ci è piaciuto e allora ti cito Burt Bacharach. No, non credo che nel mio caso si tratti solo di contaminazioni ma di qualcosa di più profondo, legato al mio vissuto peregrino che ha tessuto trame ed intrecci saldi e stretti.

Sicura che l’Italia sia il posto giusto per questo disco?
Non penso ci sia un posto giusto ed uno sbagliato, c’è solo “ora e qui”. Significa che in questo momento mi trovo in Italia e ho realizzato questo album e lo faccio uscire qui. Non nascondo comunque che la mia musica stia riscuotendo molti favori all’estero in particolare in Russia.

SoundContest

Musical News

Musical News, di Paolo Polidoro
Il nuovo disco di Alessia Ramusino chiude in se 11 tracce di grande canzone internazionale, molto ben prodotta e suonata

Il nuovo disco di Alessia Ramusino chiude in se 11 tracce di grande canzone internazionale, molto ben prodotta e suonata, niente che possa ricalcare la scena leggera nostrana, piuttosto i rimandi sono efficaci a quella che la scena da gran galà americana/inglese ci ha insegnato a vedere, grandi concerti di musica pop mondiale, dalle raffinatezze di Diana Krall ai viaggi acustici di Tanita Tikaram, che poi leggendo la biografia di quest’artista tutta italiana ci vien da chiedere poi perché l’Italia.

Il nuovo disco si intitola “An incurabile romantic” e già se ne capisce l’approccio e la chiave di lettura, poi sbirciando in rete si chiude il cerchio con la morbidissima title track del disco o la versione italiana di “I don’t eat strawberries”, momenti di ritmo tribale appena in “Gibigianna” con splendidi cori bambini e tinte verdi irlandesi nella traccia finale di “Sacks race”.

Luci soffuse e piccoli momenti di nostalgia con un disco che non può scivolare come se niente fosse mai accaduto, che bel sentire.

Musical News

Free Sound Magazine

Free Sound Magazine :: FREE SOUND MOMENT
ALESSIA RAMUSINO (ITA) “An incurabile romantic”
di LUCA MARSI

Nuova opera inedita per Alessia Ramusino dal titolo “An incurable romantic” uscito da poco per la BMA Music di Genova. Sono 11 gli inediti in studio in lingua inglese di matrice Irish lanciati in radio da uno dei due singoli presenti sul disco in lingua italiana dal titolo “Non mangio fragole”.

Dattiloscritto per l’istinto e la pancia: sono sensazioni internazionali. Sono ritmi cercati e voluti, sono profumi inseguiti, sono istanti rubati al caso delle idee e idee sagomate sul caso della vita.
Sono distese aperte su cui bellissima corre, la vita corre, il fiato corre…sono pianure e sono montagne e, di lontano appena, sono anche città. Alessia Ramusino sa farci vedere quando suona e canta, sa farci viaggiare e questo disco dal romanticismo incurabile lo fa senza se e senza ma. È come un gioco che prende la mano, pericoloso, ma allo stesso tempo necessario… di sicuro necessario per lei che di mondo viaggiato ne ha tanto nelle tasche.

La immagino riempire il tempo del non-viaggio con la musica che sente necessaria per la sua vita…un altro modo per spiccare il volo, un altro tempo da dedicare a se stessi. In questo disco c’è l’America pop industriale ma c’è anche aria di polvere sospesa come nebbia incantata. C’è l’Irlanda con il suo verde incontaminato ed il suo legno per le cose. C’è la Jamaica e l’Australia di ritmi tribali. C’è l’Italia a stelle e strisce senza nasconderla e senza rinnegarla. C’è il profumo e il gusto di una donna per il modo di fare le cose, ci sono gli angoli tondi degli oggetti e ci sono i sospiri dei pensieri.

“An incurable romantic” è forse anche altro. Di sicuro fuori moda, di sicuro poco avvezzo alle cronache nostrane dove il pop “ignorante” da gossip richiama in piazza molte più persone di quelle che ci saremmo mai attesi. Poi lo riascolti e forse, per una qualche strana ragione, sembra quasi che tutto poteva venir prodotto diversamente. E allora me la immagino una Diana Krall o una Tori Amos, un pianoforte, abiti di grande stile e quel sapore vellutato di eleganza e rispetto…una scena laccata di luci soffuse e grandi scenari teatrali, moderni. Alessia Ramusino mi regala visioni simili. Poi un giorno, capirò meglio questo disco e penserò di aver sbagliato. O forse no…

Free Sound Magazine

ExitWell

Si dipana attraverso 11 tracce l’incurabile romanticismo di Alessia Ramusino che per mano della BMA Music di Genova firma e pubblica un nuovo lavoro che oserei definire un tributo a quel pop internazionale di dolcissime ballate, di ariose liriche e di spazi aperti (rapendo quel che si dice da più parti di lei e della sua musica e che mi trova assolutamente d’accordo).

Si intitola “An Incurable Romantic”, 9 tracce in inglese che spaziano dalle impostazioni irish a ritmiche appena più tribali fino a movimenti pop americani, testimonianza e tracce di una vita apolide che è ben evidenziata dalle sue biografie. Come se a voler viaggiare si finisce poi per portare a casa suoni e sentimenti, profumi e movimenti, colori e tradizioni.

Ci sono poi 2 tracce in lingua madre, l’Italiano, di cui il brano “Non Mangio Fragole” è proprio il singolo di lancio con tanto di video ufficiale che però non regge il confronto di gusto e di qualità con il resto della produzione. Un disco intelligente, inspirato, assolutamente romantico. Un disco che sa come parlare d’amore e di vita.

Dove nasce questa scrittura? Da quale vita o da quali ascolti?
La scrittura nasce dagli spasmi dell’anima, da una vita vagabonda e avventurosa e dall’ascolto senza pregiudizio né freni inibitori della musica del mondo.

Senti ma come ti è uscito l’andamento Raggae di “Gibigianna”?
Saranno gli anni in cui ballavo “Could you be loved” ed i successi del grande Bob Marley o semplicemente che il ritmo reggae lo trovo estremamente divertente o forse che il bagliore del riflesso di luce, appunto la Gibigianna si muove al ritmo di reggae…

Ma se ti dicessi Sigur Ros…cosa mi risponderesti?
Di loro so solo che sono un gruppo musicale post-rock islandese. Tuttavia non li seguo… grazie comunque dello spunto!

E dietro la facciata di un bel paesaggio, chi e che cosa c’è? In altre parole, il leitmotiv di questo lavoro?
C’è un’incurabile romantica e indomabile curiosa, con la mia vita, le mie stravaganze, le mie inquietudini, pensieri, riflessioni, spiegazioni forse giustificazioni… Io.

E se non “mangi fragole”…cosa “mangi”?
Mangio i prodotti di stagione, mi piace rispettare la natura, mi piace rispettare l’uomo, gli animali e mi piace rispettare me. Quel cestino di fragole autunnali, rosso fuoco, lucide, perfettamente proporzionate, che hanno dato il titolo alla canzone “non mangio fragole” rappresentavano le bugie che stavo raccontando a me stessa in un periodo della mia vita, di una vita che non mi corrispondeva affatto. Hanno segnato una svolta, non senza dolore ma necessaria, per ritrovare il senso e la veridicità del mio vivere.

Nella track list trovo anche il brano “Con i miei piedi sporchi”. Io ripesco alla memoria “Cold Feet” di Tracy Chapman. C’è un qualche legame?
Non credo… non ricordo questa song della Chapman anche se devo dire che apprezzo molto la genuinità di questa autrice quindi è per me un complimento esservi accostata in qualche modo. Il mio pezzo è un monito all’apprezzamento dell’autenticità delle cose quindi a maggior ragione… (Angelo Rattenni)

ExitWell

è una rivista bimestrale, cartacea e gratuita, interamente dedicata alla musica indipendente ed emergente. Distribuita presso i migliori locali di musica dal vivo, scuole di musica, negozi di settore, sale prova e studi di registrazione.

LoudVision

Alessia Ramusino: il nuovo disco “An Incurabile Romantic” brano per brano
Si intitola “An Incurabile Romantic” il nuovo disco di Alessia Ramusino che, come di consueto, LoudVision vi presenta nel racconto dell’autore traccia per traccia. Un prodotto BMA Music di Genova che confeziona un lavoro diremmo quasi apolide avendo chiari riferimenti da diverse altre parti del mondo, dalla Jamaica al pop leggero americano passando anche – e soprattutto – dai forti sapori irlandesi. Il disco della Ramusino fa viaggiare e si infila di prepotenza in quella canzone d’autore raffinata e di gusto, elegante e priva di immediati schemi commerciali. Di sicuro un’opera dal romanticismo incurabile…

A Map Of You
Fui sbattuta letteralmente fuori casa dal mio compagno dopo una lite furibonda che si protrasse a notte fonda. Raccolsi velocemente i miei indumenti, li buttai alla rinfusa dentro un sacchetto poi misi i miei stivali di equitazione sotto il braccio e mi precipitai giù dalle scale. Il fatto è che mi ritrovai sotto un violentissimo acquazzone, era buio pesto, strade deserte e l’ombrello si ruppe alla prima folata di vento. Attraversai il centro città per giungere a casa mia bagnata fradicia… ma con la canzone compiuta… “Una mappa di te mi sarebbe utile così non sbaglierei più la strada…”

An Incurable Romantic
Mi trovavo a Fiumicino per lavoro e fui svegliata da rumori sordi non ben definiti ma di persone che armeggiavano dietro a qualcosa… erano circa le 5 del mattino poco prima… vidi, nel canale di mare antistante la mia camera, i pescatori caricare le reti, stese la sera prima sulle banchine, attrezzare i grossi pescherecci , salpare, allontanarsi nella nebbia mattutina e poi sparire… ho creduto che gli angeli mi avessero svegliata per rendermi partecipe di quell’incanto. E perché proprio me…? Per risvegliare in me l’autenticità di certi momenti, il sapore di certe emozioni, il romanticismo che accompagna il sentimento più totalizzante: l’amore. Sono un’incurabile romantica.

Gibigianna
È un reggae molto divertente. La parola è italianissima, anche se pochi la conoscono, è il nome di quel giochino a specchi riflessi con cui tutti scherzavamo da bambini. Ero a San Pietroburgo e con amici siamo finiti a bere una cioccolata in un café davvero unico, una sorta di paese dei balocchi pieno di caramelle, fiori di zucchero, trenini di cioccolata, bambole e peluche ovunque. E alle pareti un mosaico di specchietti che facevano mille gibigianne! Pura magia.

Non Mangio Fragole
Questa canzone segna un punto di svolta nella mia musica e nella mia vita: in primis sono riuscita a scrivere un testo in italiano che per me non era così banale viste tutte le precedenti canzoni con testi in inglese. Nella mia vita corrisponde ad un periodo in cui ho deciso di virare e quindi di fare una scelta dolorosa ma necessaria per riappropriarmi di me stessa e della mia strada. Le fragole che non mangio sono quelle che si trovano sui banchi fuori stagione… come è vivere un ruolo in una vita che non ti appartiene così è mangiare quegli incantevoli e deliziosi frutti in una stagione che non è la loro!

Con I Miei Piedi Sporchi
Sono andata da amici in campagna e mi hanno portato a vedere in un pollaio i pulcini appena nati. Avevo delle scarpe da ginnastica bianche… e non vi dico come le ho ridotte… ho dovuto togliermele e lavarle anche perché emanavano un odore inquietante… il punto è che ho lavato le scarpe ed i miei piedi… lo potete ben immaginare… ma aldilà dei fatti pratici, tra i fili d’erba che ho trovato tra le dita dei piedi è rimasta impigliata questa ballata…

I Don’t Like Bonds
Ci sono momenti della vita in cui tutto ti sta stretto, tutto ti soffoca e hai solo voglia di scappare. Questa canzone è una serie di immagini che da un lato ti fanno vivere situazioni di costrizione e dall’altro ti fanno respirare aria di libertà. Questo brano lo abbiamo registrato con il quintetto d’archi del Carlo Felice, teatro dell’opera di Genova, Archi all’Opera, ed è stata una vera emozione… gli archi fanno vibrare l’aria e mi danno proprio quell’idea di libertà e di leggerezza.

Another Song
Una storia d’amore… e come tutte le mie storie d’amore finiscono in “un’altra canzone”. E’ un pezzo insolentemente jazz. Dico così per tutte le linguacce che ho fatto e che mi scappano tuttora quando incontro quei jazzisti che se la tirano e che si sentono superiori a tutti… e spesso considerano la musica pop di più basso livello. La musica, a prescindere dal genere, se è ben fatta è bella da ascoltare e punto.

Here It Comes The Dawn
Questa canzone è dichiaratamente pop e, aldilà del testo che ha come argomento “la speranza nel futuro”, è piaciuto molto a mia nipote in una delle giornate “turno zia” quindi bambinaia… la avevo coinvolta nella composizione e lei oltre ad essere stata preziosa ne è rimasta affascinata.

To What I Am
Ho notato che nella vita prima o poi tutto torna al proprio posto ed io… sono tornata al mio grande amore: la musica. Questa canzone in precedenti produzioni era stata scartata perché strana, squadrata insomma era stata criticata e cassata. Per cui il risultato mi da’ una soddisfazione doppia, ancora più goduta. Gli archi medio-orientali danno un sapore originalissimo.

I Don’t Eat Strawberries
Beh, un’altra bella sfida, quella di tradurre un testo ovvero non quello di riscriverlo in altra lingua, bensì fare una traduzione letterale quanto più fedele all’originale. Per chi ha voglia di tradursela scoprirà che i testi italiano ed inglese, sono praticamente identici.

Sacks Race
La corsa dei sacchi. Sono una serie di fotografie e di immagini dove protagonista è mia madre: il suo sorriso aperto e rassicurante, l’orgoglio nel vedere la propria figlia piccola sfidare il mondo senza badare a chi fosse ritenuto più forte di lei, senza paure, né preoccupazioni… solo la gioia di correre e arrivare al traguardo trasportata dai suoi incitamenti. Vinsi.

LoudVision Recensione “An Incurabile Romantic”