La passione e le suggestioni mediterranee unite alla classe e all’eleganza della musica jazz d’oltreoceano si fondono nella musica di una grande compositrice ed autrice cosmopolita di origine genovese: ALESSIA RAMUSINO.
Una piacevole scoperta quest’artista un po’ ligure, un po’ British, dal cuore nomade e dall’aspetto indubbiamente mediterraneo.
Alessia Ramusino stimata compositrice che ha già concorso con diversi brani al Nastro d’Argento, è infatti più conosciuta come raffinata autrice ed elegante interprete di colonne sonore per film e serie televisive.
La musicista presenta un secondo album di pop raffinato, con un tocco di jazz ed un pizzico di world music il tutto avvolto dalla sua calda voce da monsone sahariano.
Alessia Ramusino è un’artista dallo stile compositivo sobrio e raffinato, con soluzioni mai scontate, che lo rendono unico, originale, tutto suo. La sua musica è diretta, pura, arriva al cuore come la sua voce arriva dritta all’anima e Alessia ne dosa magistralmente la delicatezza e la potenza, interpretando senza urlare, fraseggiando senza gorgheggiare, modulando senza esagerare e senza scimmiottare nessuno.
E’ un talento naturale senza sofisticazioni. La sua musica è romantica e genuina, i suoi testi intimi e sinceri.
E’ un’autrice del genero leggero ma dall’impronta incisiva, un marchio distintivo che non si dimentica, lascia il segno, segna il ritmo, ritmo di una musica senza tempo…
L’ultimo album “An incurable romantic” percorre trasversalmente il mercato di oggi toccando sonorità di diversi generi, avvicinandosi ai sapori contemporanei di molti ma all’originalità di pochi.
E’ un viaggio sensoriale ed emozionale dove si ripercorrono tappe di vita vissuta.
I suoi brani se da un lato inducono alla contemplazione e alla ricerca di spiritualità come nella delicatissima “I don’t like bonds” che esegue con il supporto del quintetto d’archi del Teatro Carlo Felice di Genova, Archi All’Opera, dall’altro fa risentire la gioia interiore di vivere, la fantasia e la spensieratezza dei bambini in una canzone allegra dal ritmo reggae: Gibigianna.
E’ un viaggio fatto di esperienze, ricordi, rimpianti, confessioni, riflessioni, un bilancio che ognuno di noi prima o poi fa della propria vita e che Alessia racchiude nei quadri evocativi delle strofe di “Non Mangio Fragole”, canzone scritta sia in italiano che in inglese presente nell’album nelle due versioni.
Il sipario si apre nell’atmosfera calda e intima del Blue Note con il brano “A map of you” che rivela la difficoltà di comprensione nelle relazioni d’amore; il risveglio “del cor gentile” è dato, nella seconda song, dal melanconico scampanellio di un carillon: “An incurable romantic” canzone che da’ il titolo alla raccolta.
“Con i miei piedi sporchi” è una ballad che invita ad apprezzare le cose vere, sincere “con le rughe e le grinze che ora segnano le guance ma racchiudono le essenze dei miei anni vissuti senza finte… sostanze”.
Scivoliamo lungo queste sonore vibrazioni, per poi provare l’ebrezza di un pezzo squisitamente jazz “Another song”, accompagnato superbamente dal flicorno di un talento made in Italy: Felice Reggio. “Here it comes the dawn” finalmente arriva l’alba, è la speranza in un futuro migliore, la fiducia nel domani. “To what I am” è l’irruenza e la potenza di un brano dalle sonorità mediorientali che irrompe nei cicli e ricicli della vita: tutto torna al proprio posto ed ognuno di noi a quello che realmente è senza indugi, senza paure.
E arriviamo infine all’ultimo quadro, dedicato al legame sentimentale più forte dell’esistenza, quello materno, il tempo è segnato dal suono imperante delle cornamuse, dipinto con il verde intenso delle immense praterie scozzesi, il ricordo vivido di una ricca festa di Pasqua della sua infanzia dove Alessia insieme ad altri bambini parteciparono ad una gioiosa corsa dei sacchi: “Sacks race”.
Gli arrangiamenti dell’intero album, edito dall’etichetta discografica indipendente BMAmusic di Genova, sono stati curati personalmente da Alessia insieme con il maestro Beppe Lombardi.
“An incurable romantic“, questo il titolo dell’album, è una continua scoperta “… una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita” (Forrest Gump)
Recensione An Incurable Romantic